I.U.C.(imposta unica comunale)

 

IMU(imposta municipale unica)

Concepita nel 2012 per aumentare le casse dei comuni, dovrebbe raccogliere un gettito di 20 miliardi annui.

COS'E' L'IMU?

Sull'imu si raggruppano due tributi: l'imposta municipale propia(sul possesso di immobili) e l'imposta municipale secondaria(sugli spazi e aree pubbliche)

COSA SOSTITUISCE L'IMU?

L'imposta è stata ideata per sostituire l'irpef(imposta reddito persone fisiche) per quanto riguarda i redditi immobiliari; fino al 2011 si pagava l'irpef anche sui redditi immobiliari ma dal 2012 l'imu la sostituisce, sostituisce infine anche l'Ici(imposta comunale immobili)

CHI LA PAGA?

I soggetti passivi d'imposta sono: il propietario dell'immobile, il titolare di usufrutto(diritto di abitazione), il titolare del diritto d'uso(coniuge superstite),enfiteusi,superficie. Il presupposto è il possesso di qualsiasi unità immobiliare e relative pertinenze ad eccezione dell'abitazione principale(abolita dal 2013)

QUANTO SI PAGA?

L'aliquota imu, è stata fissata allo 0,4 per cento per abitazione principale e 0,76 per cento per altre abitazioni, bisogna ricordare però che molti comuni hanno un po' interpretato il tutto aumentando l'aliquota o inserendo detrazioni, quindi nella fattispecie varia dall'amministrazione di comune  in comune.

QUANDO SCADE?

L'imu si paga in due rate di uguale importo il 16 giugno e il 16 dicembre con ossibili slittamenti se i giorni capitano di sabato,domenica o festivi.

Ricordiamo che per il 2014 i pagamenti sull'abitazione principale sono sospesi.

ESENZIONI IMU?

In base alle amministrazioni comunali potrebbero esserci delle esenzioni come ad esempio:

l'esenzione per le case concesse in comodato d'uso gratuito ai parenti in linea retta;

l'esenzione per il secondo immobile tenuto a disposizione(non locato) dal propietario nello stesso comune della prima casa.

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TASI(tassa sui servizi indivisibili)

 

COS'E'?

La tassa introdotta neel 2014 si riferisce nello specifico all'illuminazione pubblica e al mantenimento del malto stradale.

 

CHI LA DEVE PAGARE?

I soggetti passivi in questo caso sono: chi detiene con qualunque titolo fabbricati,  compresa l'abitazione principale, sono esclusi i terreni agricoli(non edificabili).

Se il fabbricato è locato la tasi deve pagarla anche l'affittuario in misura de 10/30 %         (a seconda del comune) salvo i casi di natura transitoria(contratti inferiori a 6 mesi)

In caso di più soggetti la tasi deve essere ripartita in base alle quote di propietà.

 

ESCLUSI DALLA TASI:

Non pagano la tassa gli immobili posseduti dallo stato,regioni,provincie e comuni, il servizio sanitario nazionale,comunità montane,consorzi fra enti, fabbricati ad usi culturali e fabbricati posseduti dalla santa sede.(L.27  3/2012 e DL.1/2012)

 

QUANTO SI PAGA?

Il criterio di calcolo della tasi e uguale a quello per  l'imu(ART.13 DL 6/2011)

L'aliquota varia dall' 1 per mille fino ad arrivare al 3,3(con detrazioni obbligatorie) per mille a discrezione dei comuni che anche qui possono interpretare  la tassa introducendo esenzioni o aumentare/diminuire l'aliquota.

Fabbricati rurali strumentali: l'aliquota massima della Tasi non può eccedere l'1 per mille.

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TARI(tassa sui rifiuti solidi organici)

 

La TARI, anch’essa compresa nella IUC, è la nuova tassa sui rifiuti che sostituisce la vecchia Tares

 

CHI PAGA?

Sono tenuti al pagamento della TARI tutti coloro che producono rifiuti e occupano un fabbricato a qualsiasi titolo(proprietari, inquilini, gestori di bar ecc.).

 

QUANTO?

Ogni comune ne stabilisce l’importo prendendo in considerazione due circostanze: il numero di occupanti e la superficie calpestabile dell’immobile.

 

COME?

Essa a differenza di IMU e TASI viene mandata a casa al contribuente dallo stesso comune tramite f24 precompilato che andrà successivamente pagato in posta, in banca oppure on line.

I termini per pagare la TARI possono variare da comune in comune ma tendenzialmente essa va versata entro il 31 dicembre di ogni anno.

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IRPEF

L’IRPEF è l’imposta che grava sul reddito delle persone fisiche. Essa è un’imposta progressiva a scaglioni che viene calcolata in base al reddito di lavoratori dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi.

COSA SIGNIFICA

Ciò vuol dire che per ogni scaglione di reddito viene applicata una determinata aliquota d’imposta e, per la restante parte di reddito che andrà nello scaglione successivo,l’aliquota di quello scaglione. Ad esempio se un lavoratore ha un reddito imponibile di 23.000 €. l’anno precedente a cui l’imposta si riferisce vorrà dire che su 15.000€ sarà applicata l’aliquota del 23%(aliquota minima) e sulla restante parte l’aliquota dello scaglione successivo (27%).

 

TABELLA ALIQUOTE E SCAGLIONI

Ad oggi le aliquote IRPEF sono le seguenti:

fino a 15.000€.                                 aliquota del 23%

da 15.001 a 28.000€.                       aliquota del 27%

da 28.001 a 55.000€.                       aliquota del 38%

da 55.001 a 75.000€.                       aliquota del 41%

oltre 75.001                                      aliquota del 43%

 

COME SI CALCOLA IL REDDITO IMPONIBILE IRPEF

Esso è dato dalla differenza fra il reddito netto e gli oneri deducibili. Per giungere a tal risultato, il contribuente è tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi seguendo le istruzioni ministeriali.

 

SCADENZE PER IL VERSAMENTO DELL’IRPEF

L’ IRPEF si paga con unico versamento se l’imposta dovuta in acconto è minore o uguale a 257,52 entro il 30/11 ovvero in due rate se l’acconto supera i 252,52 €.. Ciò vuol dire che si è tenuti a versare il 40%(anche dilazionabile entro il saldo) dell’imposta dovuta entro il 16/06 ed il restante 60% entro il 30/11 salve proroghe e rateazioni,non è dovuta se l'importo è minore di €51,65.

Per i lavoratori dipendenti e pensionati il versamento avviene in modo automatico con la decurtazione in busta paga, diverso il discorso per i lavoratori autonomi che dovranno redigere il modello l’unico persone fisiche e versare l’imposta dovuta tramite f24.

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IVA: IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO

L’ IVA è un imposta che colpisce tutti i passaggi della produzione e scambio di beni e servizi e che grava sul consumatore finale (è un costo per quest’ultimo).

In Italia essa è regolata dal D.P.R. N. 633 DEL 26/10/1972 e successive sue modifiche. Nel 2013 è stata innalzata l’aliquota ordinaria fino al 22%, mentre le aliquote ridotte restano del 4% e del 10%.

 

PRESUPPOSTI DELL’IMPOSTA: OGGETTIVO, SOGGETTIVO E TERRIRORIALE.

Con il termine presupposto oggettivo s’intende che per applicare l’IVA bisogna trattarsi di cessione di beni e prestazione di servizi. Con il termine presupposto soggettivo s’intende che per applicare l’IVA le operazioni  di cui sopra devono avvenire tra imprese o tra imprese e privati, ma mai tra privati. Il presupposto territoriale concerne il fatto che le operazioni soggette ad IVA devono essere effettuate nel territorio dello Stato.

 

Quando le operazioni si considerano effettuate e viene applicata l’imposta?

Nel caso di vendita d’immobile viene imposta l’IVA alla stipula dell’atto, mentre per i beni mobili il momento impositivo è alla consegna del bene, per i servizi è all’atto del pagamento.

Dal momento impositivo nasce il debito d’imposta, per cui il soggetto passivo (imprese) deve versarla all’Erario tramite liquidazioni periodiche

QUANTI TIPI DI OPERAZIONI IVA CI SONO:

  • IMPONIBILI: quando rientrano nei suddetti casi e si verificano i presupposti perciò va applicata l’imposta.
  • NON IMPONIBILI: quando riguardano operazioni avvenute a livello internazionale
  • ESENTI: quando pur soddisfando i presupposti, sono escluse per legge
  • FUORI CAMPO: quando non hanno il presupposto territoriale in Italia ma in altri paesi.

IMPORTAZIONI: acquisto beni dai paesi non aderenti all’U.E., il momento impositivo dell’IVA è all’entrata dei beni nell’U.E.(bolla doganale)

ESPORTAZIONI: vendita dei beni in Paesi non appartenenti all’U.E., la parte venditrice deve comunque emettere fattura specificando la non imponibilità dell’operazione

OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE: sono state abolite le barriere doganali, si usa il meccanismo del reverse change in base al quale la parte acquirente di un bene mobile deve integrare la fattura ricevuta con l’IVA cosicché l’IVA viene versata allo stato tramite il registro vendite e portata in detrazione con il registro acquisto.

Le liquidazioni IVA per i soggetti passivi (imprenditori e lavoratori autonomi,) che poi la porteranno in detrazione, devono avvenire periodicamente (mensilmente, trimestralmente)a seconda delle situazioni  e può essere a credito o a debito verso l’Erario. In caso di debito verrà pagata con f24 e in caso di credito verrà chiesto o il rimborso, o usato in compensazione.

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